FAQ - Domande frequenti
PagoPA è un sistema che rende più semplici, sicuri e trasparenti tutti i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. PagoPA è adottato obbligatoriamente da tutte le Pubbliche Amministrazioni e da un numero crescente di Banche e di istituti di pagamento, i cosiddetti Prestatori di Servizi a Pagamento – PSP).
Con l’introduzione di pagoPA il cittadino è libero di scegliere come pagare, con una chiara evidenza dei costi di commissione previsti, e la pubblica amministrazione può contenere in modo significativo i costi dei gestione degli incassi, che sono rilevanti per numero di transizioni e volumi.
PagoPA permette di pagare tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, ma anche verso altri soggetti, come le aziende a partecipazione pubblica, le scuole, le università, le ASL.
MyPay è la piattaforma sviluppata da Regione Veneto operante sul sistema pagoPA, pienamente conforme allo stesso sistema e alle linee guida AgID.
La Provincia autonoma di Trento ha acquisito in riuso gratuito il software della piattaforma MyPay della regione Veneto, realizzata in modalità multi-ente al fine di consentire a più amministrazioni di utilizzare la medesima tecnologia. La modalità di utilizzo comune comporta vantaggi in termini di economie di scala (un unico investimento su di uno strumento utilizzato da più soggetti), di qualità del prodotto (partecipazione di più attori con punti di vista ed esigenze diverse alla progettazione) e di semplificazione per i cittadini (stessa modalità di utilizzo proposta da amministrazioni diverse).
La Provincia autonoma di Trento ha quindi istituito il Nodo dei Pagamenti Provinciale e si è posta come intermediario tecnologico verso gli enti del territorio, per favorire l'adesione degli stessi ad un unico e condiviso sistema pubblico di pagamenti elettronici.
L'avviso di pagamento è il documento che contiene tutte le informazioni minime necessarie per effettuare un pagamento su pagoPA.
I campi dell'Avviso di pagamento sono:
- ente creditore - gli estremi della Pubblica amministrazione a cui è destinato il pagamento
- intestatario - i dati del cittadino o impresa che effettua il pagamento
- informazioni di pagamento - contiene l'ente beneficiario, il Codice IUV - Identificativo Unico di Pagamento, l'importo e la scadenza
- dettaglio importi - causale del versamento
- disponibilità del servizio e modalità di pagamento
- codice a barre e/o codice QR - per l'acquisizione dei dati attraverso lettura ottica.
L'avviso di pagamento può essere emesso da un ente per richiedere un pagamento ad un cittadino, oppure può essere generato dal cittadino online, dal portale dei pagamenti, quando richiede un servizio ad una pubblica amministrazione che implica un costo.
Lo IUV, ovvero l'Identificativo Unico di Versamento, è il numero, conforme agli standard stabiliti da Agenzia per l'Italia Digitale AgID, generato dall'Ente creditore per identificare le operazioni che transitano su pagoPA.
Il codice IUV è univoco: ad un pagamento può corrispondere uno ed un solo IUV.
I pagamenti spontanei sono eseguiti su autonoma iniziativa del cittadino a fronte della richiesta di un servizio.
I pagamenti attesi sono richiesti dall'Ente a fronte di una posizione debitoria quale tributi, locazioni, bolli, bollette, tasse e ticket sanitari,...
l principale vantaggio di utilizzare il sistema pagoPA è quello di affidarsi ad un sistema unico di pagamento, semplice, rapido e trasparente (certezza dei costi di commissione, chiarezza degli importi, ecc.), per effettuare qualsiasi tipo di pagamento verso la Pubblica Amministrazione.
L’avviso di pagamento pagoPA è uniforme, a prescindere dall’ente che lo invia, e contiene il Codice di avviso IUV – Identificativo Unico di Versamento: basta inserire tale codice nel sistema per pagare e ricevere la quietanza liberatoria, ovvero la certezza che la pubblica amministrazione ha incassato il tributo e non potranno esserci verifiche o accertamenti successivi.
Inoltre, se l’importo varia nel tempo rispetto a quanto indicato nell’avviso, per interessi di mora o altro, pagoPA viene aggiornato in tempo reale.
Il sistema pagoPA permette alle Pubbliche Amministrazioni di utilizzare un sistema semplice, standardizzato, non oneroso per ricevere qualsiasi tipo di pagamento. Tra i vantaggi, pagoPA permette di ridurre i costi per ricevere e gestire i pagamenti e di automatizzare gli incassi, rendendone più facile ed efficiente la gestione.
l potere contrattuale di qualsiasi ente, anche di grandi dimensioni, è certamente inferiore a quello della Pubblica Amministrazione italiana nel suo complesso: per questo i PSP garantiscono a pagoPA un trattamento quasi sempre più vantaggioso.
Inoltre la trasparenza dei costi di commissione dovrebbe incentivare la concorrenza, livellando verso il basso i costi di commissione: ad esempio, se vedo che la mia banca mi fa pagare una commissione alta per pagare con conto corrente posso scegliere la carta di credito, anche con un altro istituto.
Si. Con la nuova versione dell’interfaccia di pagoPA, il pagamento con carta avviene con il semplice inserimento dei dati (numero, data di scadenza, CVV). pagoPA si occupa poi di individuare il PSP più conveniente per il cittadino in base ai dati della carta fornita, ferma restando per il cittadino la facoltà di modificare tale suggerimento.
Non tutti gli Enti possono ricevere pagamenti con bollettino postale, in quanto non tutti dispongono di un conto corrente postale, né sono obbligati a disporne.
Aderendo a pagoPA l’Ente Creditore non può utilizzare strumenti di avviso bancari.
No. Le Pubbliche Amministrazioni hanno la facoltà ma non l’obbligo di possedere un conto corrente postale. Pertanto un Ente Creditore per incassare qualsiasi tipo di pagamento può decidere in via autonoma, secondo le proprie scelte gestionali, se utilizzare il sistema pagoPA con un conto corrente bancario o con un conto corrente postale.
pagoPA non consente pagamenti errati perché controlla l’esistenza della posizione debitoria e la sua consistenza al momento del pagamento.
Se per qualsiasi motivo l’utente abbia la necessità di annullare un pagamento versato con pagoPA (o anche con altri canali), può richiedere all’Ente Creditore il rimborso, che può essere effettuato tramite pagoPA (storno dell’operazione) entro il giorno stesso, ovvero prima del versamento effettivo dell’importo in favore dell’Ente. Se la richiesta avviene successivamente, l’Ente Creditore può provvedere al rimborso con altri strumenti.
Il pagamento doppio con pagoPA non è possibile. pagoPA non consente pagamenti errati perché controlla l’esistenza della posizione debitoria e la sua consistenza al momento del pagamento.
Nel caso in cui un tributo sia stato pagato con pagoPA e anche al di fuori di esso (ad esempio tramite un F24, se l’Ente Creditore lo consente), il cittadino dovrà richiederne il rimborso all’Ente Creditore. Il rimborso potrà essere effettuato tramite pagoPA (storno dell’operazione) entro il giorno stesso del pagamento fatto utilizzando pagoPA, ovvero prima del versamento effettivo dell’importo in favore dell’Ente. Se la richiesta avviene successivamente, l’Ente Creditore dovrà provvedere al rimborso con altri strumenti.
pagoPA non consente pagamenti errati perché controlla l’esistenza della posizione debitoria e la sua consistenza al momento del pagamento.
Nel caso in cui un tributo sia stato pagato con pagoPA e anche al di fuori di esso (ad esempio tramite un F24, se l’Ente Creditore lo consente), il cittadino potrà segnalarlo all’Ente Creditore con gli strumenti messi a disposizione.
Il rimborso potrà essere effettuato tramite pagoPA (storno dell’operazione) entro il giorno stesso del pagamento effettuato utilizzando pagoPA, ovvero prima del versamento effettivo dell’importo in favore dell’Ente. Se la richiesta avviene successivamente, l’Ente Creditore dovrà provvedere al rimborso con altri strumenti.
pagoPA non consente pagamenti errati perché controlla l’esistenza della posizione debitoria e la sua consistenza al momento del pagamento.
No. L’avviso cartaceo è obbligatorio e previsto solo nel caso di notifica di provvedimenti. Gli Enti Creditori possono inviare avvisi anche in altri casi (ad esempio inviando una richiesta di pagamento nel caso della TARI).
No. Mi arriverà un solo avviso che contiene tutte le rate. E’ a carico del cittadino provvedere al pagamento delle singole rate.
Quasi tutti gli istituti di credito che operano sul territorio nazionale supportano il sistema pagoPA
Elenco dei Prestatori di Servizi a Pagamento (PSP) aderenti a pagoPA
Se la tua Banca non aderisce al sistema pagoPA potrai comunque pagare attraverso il sistema pagoPA attraverso gli altri canali, ovvero:
- Sul sito o sull’app dell’Ente (se disponibile) utilizzando una carta di credito
- Presso i punti vendita di SISAL, Lottomatica e ITB
- Presso le Poste, se il canale è attivato dalla Pubblica Amministrazione che ha inviato l’avviso
CBILL è l’acronimo commerciale di ABI (Associazione Bancaria Italiana) che identifica la piattaforma di pagamento delle banche disponibile anche per la Pubblica Amministrazione. La piattaforma di pagamento CBILL si può utilizzare attraverso l’Home Banking o gli ATM ed è integrata a pagoPA, nel senso che tutti i pagamenti effettuati attraverso CBILL utilizzando un codice identificativo del sistema pagoPA (IUV), sono gestiti da pagoPA.
No, il sistema pagoPA permette solo pagamenti verso la Pubblica Amministrazione.
Le commissioni per la gestione del pagamento sono causate da alcuni costi di servizio che i PSP – Prestatori di Servizi di Pagamento sostengono per garantire un servizio di qualità: ad esempio, la continuità di erogazione h24x365, i tempi di esecuzione delle transazione che devono essere molto bassi, costi dei circuiti internazionali nel caso di pagamento con carta di credito, sicurezza e servizi anti-frode, affidabilità dell’infrastruttura, ...
Con pagoPA le commissioni, nella peggiore delle ipotesi, rimangono invariate rispetto ai casi in cui pagoPA non è usato. La differenza è che con pagoPA vengono esposte in modo trasparente al cittadino, che potrà rendersi conto di come tendenzialmente i costi si riducono.
Prima dell’introduzione di pagoPA ,in molti casi era l’Ente Creditore a inglobare i costi di commissione all’interno del tributo o del servizio. Il costo di commissione quindi rimaneva nascosto al cittadino.
Negli altri casi, il costo di commissione era esplicito. Ad esempio il pagamento con il bollettino postale o con un avviso in banca comporta un costo di commissione, anche se pagato con l’home banking.